RistoTalk: parola ai ristoratori!

Cerco ogni giorno di aiutare i ristoratori a comunicare meglio, acquisire e fidelizzare clienti grazie a strategie di marketing per ristoranti, questo mi porta a collaborare spesso con molti imprenditori del settore. Analizziamo insieme criticità e opportunità e si lavora sodo per crescere.

A volte io aiuto loro, ma ogni volta loro mi donano spunti molto interessanti. Ognuno ha un punto di vista differente che arricchisce il mio bagaglio professionale.

Per questo li ringrazio e voglio ringraziare anche la community di riccardobinaco.it, condividendo qui sul blog, storie, esperienze, emozioni e strategie raccontate direttamente da diversi ristoratori italiani.

Aneddoti e aspetti pragmatici che ogni ristoratore affronta quotidianamente. Ristoratori che condividono, come me, un sogno. Il sogno di migliorare il livello dell’esperienza enogastronomica italiana, ma soprattutto la possibilità di migliorare il racconto di tale esperienza, uno storytelling rivolto alla platea nazionale e internazionale, che sia consono al livello che ci compete.

Siamo molto bravi a cucinare, ma meno bravi a fare rete tra noi e comunicare nel modo giusto in Italia e nel mondo.

Questa nuova rubrica, che ci farà entrare in alcuni dei ristoranti italiani proprio grazie ai racconti dei loro titolari, si chiamerà “Ristotalk: parola ai ristoratori”.

 

Ristotalk: Ristorante La Gattabuia

Cominciamo proprio da un ristorante nel cuore della capitale, più precisamente nel quartiere Trastevere,Ristorante La Gattabuia” gestito da Vincenzo Taito.

Vincenzo Taito Ristorante La Gattabuia Roma
Vincenzo Taito Ristorante La Gattabuia Roma

Riccardo: Ciao Vincenzo, innanzi tutto ti ringrazio per questa chiacchierata amichevole e per condividere parte della tua storia con noi. Siamo tutti molto curiosi, quindi cominciamo subito…La Gattabuia, come è nato questo nome?

Vincenzo: Ciao a tutti, per me è un piacere condividere la mia esperienza sul tuo blog e spero possa dare spunti a molti miei colleghi. Gattabuia in romanesco è la galera, le carceri. Il locale dove siamo, intorno al 1500 DC era proprio un carcere papale. Da qui il nome La Gattabuia, per mantenere una linea di continuità con quella che è la storia della location.

 

Riccardo: La Gattabuia che proposta di ristorazione propone e quale atmosfera si respira nel tuo ristorante?

Vincenzo: Allora, diciamo che l’atmosfera nel ristorante è molto informale, lo staff ha una età media al di sotto dei 30 anni e ci prendiamo cura dei nostri clienti in modo spontaneo e naturale, senza filtri particolari. Siamo a Trastevere, il quartiere più caratteristico e popolare di Roma, la nostra cucina tende proprio ad esaltare i tipici piatti romani famosi in tutto il mondo. La Carbonara è il nostro cavallo di battaglia, ma in generale abbiamo puntato molto sulla qualità delle materie prime e nei procedimenti, riducendo la varietà delle proposte nel menu. Meno cose, ma fatte bene, questa un po’ è la nostra filosofia. Mettiamo veramente il cuore in quello che facciamo e credo questo viene trasmesso in parte ai nostri clienti. Anche la location e lo stile all’interno del ristorante comunicano la tipicità del luogo in cui siamo. Il nostro obiettivo è far vivere un’esperienza autentica di romanità all’interno del locale.

Alessandro Borghese al Ristorante La Gattabuia
Alessandro Borghese al Ristorante La Gattabuia

Riccardo: Quando e come è nata l’idea di aprire il ristorante?

Vincenzo: Aperto dal 2003, quasi per gioco. L’idea è nata da un gruppo di genitori, tra cui mio padre, che dopo le partite a calcio dei figli, aveva spesso difficoltà a trovare un ristorante in centro a Roma per cenare tutti insieme. Da lì a poco c’è stata l’occasione di aprire un ristorante a Trastevere e è stata colta al volo. Il progetto “La Gattabuia” è nato grazie a 5 genitori, i soci iniziali, per poi essere rilevato esclusivamente da mio padre e oggi gestito da me e mia sorella.

 

Riccardo: Quel è stato il tuo percorso nella ristorazione?

Vincenzo: Avevo solo 13 anni nel 2003, e sin da subito ho potuto vivere indirettamente il lavoro del ristoratore. Poi crescendo ho cominciato sempre di più ad addentrarmi nelle mansioni più operative, pur studiando e laureandomi in economia e marketing presso la sapienza di Roma. Dopo la Laurea ho potuto dedicarmi a tempo pieno al ristorante. Era il periodo in cui i social cominciavano a svilupparsi e le dinamiche del marketing e della comunicazione cominciavano a cambiare velocemente. Sono stato bravo e fortunato a cavalcare bene questo cambiamento, andando incontro alle nuove esigenze del mercato e al nuovo modo di comunicare delle nuove generazioni. Siamo stati tra i primi, nella ristorazione a Roma, a sbarcare su Instagram, ad esempio.

Carlo Verdone al Ristorante La Gattabuia
Carlo Verdone al Ristorante La Gattabuia

Riccardo: Qual è la tipologia di persone a cui si rivolge la tua attività ristorativa?

Vincenzo: I nostri clienti si dividono in parti eguali tra cittadini romani, turisti italiani e turisti stranieri. I nostri clienti sono accomunati dalla voglia di vivere un’esperienza enogastronomica tipica romana, ricercando tradizione e qualità.

 

Riccardo: Come hai gestito il periodo della Pandemia?

Vincenzo: Come tutti sappiamo, non è stato facile. In quel momento abbiamo fatto scelte coraggiose e forse controcorrente, ma con il senno del poi, posso dire di aver fatto bene. Ad esempio c’è stata la corsa frenetica al delivery, ma la nostra proposta gastronomica non ci permette molto di effettuare consegne a domicilio mantenendo un’alta qualità. La nostra carbonara va mangiata appena uscita dalla cucina. Inoltre siamo a Trastevere, qui il bacino d’utenza dei residenti è basso e quindi non potevamo la vorare sui grandi numeri. Abbiamo scelto però di rimanere comunque vicino ai nostri clienti, anche se virtualmente. Infatti tramite i social abbiamo comunicato quotidianamente e abbiamo messo su iniziative che hanno riscosso un discreto successo. Ricordo ad esempio quando, nel giorno nazionale ”Carbonara Day”, abbiamo avviato una diretta Instagram, durante la quale preparavamo in casa la nostra famosa carbonara. proprio come la facevamo nel ristorante. I nostri follower, dalle loro case, la preparavano insieme a noi. Durante tutta la diretta abbiamo risposto a tantissime curiosità sulla carbonare e altri piatti tipici della cucina romana. Infine durante il periodo della pandemia, abbiamo approfittato per fare un piccolo restyling al locale, cose che erano programmate da tempo, ma non avevamo avuto occasione di realizzarle. Superati i periodi peggiori, quelli del lockdown totale, siamo riusciti ad andare avanti soprattutto grazie alla fetta dei nostri clienti, rappresentata dai cittadini romani. Se avessimo avuto esclusivamente un target composto da turisti, sarebbe stato molto più difficile.

Antonello Venditti al Ristorante La Gattabuia
Antonello Venditti al Ristorante La Gattabuia

Riccardo: Pensi che la pandemia abbia cambiato per sempre alcuni aspetti e se si quali?

Vincenzo: Credo che abbia fatto crescere una certa sensibilità verso la qualità della vita. Oggi siamo tutti, chi più chi meno, attenti a migliorare il nostro stile di vite e godere maggiormente di ciò che abbiamo. Per quanto riguarda il settore della ristorazione, non ha cambiato le abitudini fondamentali dei nostri clienti, forse le modalità del processo decisionale di chi sceglie un ristorante e a ha reso tutti un po più connessi. Inoltre penso che, seppur ha messo a dura prova l’intero settore della ristorazione, le attività ben strutturate ed organizzate sono riuscite a venirne a capo.

 

Riccardo: Vuoi parlaci un po’ del tuo staff e del tuo ruolo all’interno del ristorante “La Gattabuia”?

Vincenzo: Durante il periodo pandemico, purtroppo abbiamo perso qualche collaboratore, ma ora siamo riusciti a comporre un team dinamico e affiatato. Abbiamo una squadra giovane, la media è sotto i 30 anni, ho notato che questo binomio tra ragazzi giovani nello staff e proposta di cucina tradizionale antica romana, piace molto ai nostri clienti ed è quindi una ricetta vincente. Il mio ruolo è strategico, manageriale e di supervisione. Gestisco i fornitori e l’approvvigionamento, inoltre curo direttamente la comunicazione e il marketing. Se all’occorrenza c’è bisogno di dare una mano all’interno del locale, lo faccio volentieri.

 

Riccardo: Come gestisci il marketing e la comunicazione per promuovere il tuo ristorante?

Vincenzo: Sono un appassionato di marketing e anche nel mio percorso di studio ho avuto l’opportunità di approfondire alcuni argomenti, gestisco direttamente le attività sui social e cerco di formarmi e tenermi aggiornato continuamente. Tra le fonti che trovo in rete, c’è sempre anche il tuo blog riccardobinaco.it verticale sul marketing della ristorazione. Ti leggo spesso. Ora che ho scoperto foodmarketingacacdemy.net, sicuramente ne farò buon uso.

Pasta alla Carbonara Romana
Carbonara della Gattabuia

Riccardo: Ti ringrazio per questo e spero di aiutarti nel tuo scopo di migliorare e tenerti sempre aggiornato. Quali canali di comunicazione o iniziative di marketing credi siano più efficaci per il tuo ristorante?

Vincenzo: Per la mia tipologia di ristorante, ma credo valga un po’ per l’intero settore, trovo che Instagram sia molto potente. Ho avuto la fortuna e la bravura di puntare su questo social quando lo facevano in pochi e ora ho raggiunto risultati eccellenti, siamo quasi a 50.000 followers. Inoltre credo che come formato di comunicazione il video sia quello più diretto e coinvolgente. Penso alle emozioni che riesce a stimolare un video ben fatto. Il primo piano che scorre mentre mantechiamo la nostra carbonara, le immagini nitide mentre lo chef aggiunge il pecorino a pioggia in slow motion. Credo che se il contenuto è di valore, Instagram sia il canale giusto. Anche il sito web comunica molto di noi e ci aiuta ad acquisire clienti come lo stesso Facebook.

 

Riccardo: A livello di reputazione, data dalle recensioni dei clienti, sei messo benissimo, sia su Google che su Tripadvisor, come ci riesci?

Vincenzo: Innanzi tutto cercando di far vivere al cliente una bellissima esperienza all’interno del locale. Quindi far mangiare bene, in un’atmosfera gioviale e rilassata e cercando di garantire una buona qualità anche nel servizio. Poi cerchiamo di rispondere a tutte le recensioni dei nostri clienti con garbo e professionalità.

 

Riccardo: Vincenzo io ti ringrazio veramente, dalle tue parole trasmetti passione e dedizione per il tuo lavoro e sappiamo benissimo quanto queste siano caratteristiche fondamentali nel mondo della ristorazione. Spero continui a seguire il mio blog e che tu possa continuare a formarti anche grazie a foodmarketingacademy.net. Invito tutti i miei lettori a passarti a trovare, nel bellissimo quartiere di Trastevere di Roma.

Vincenzo: Grazie Riccardo, è stato un piacere per me, continuerò a seguire le tue iniziative come sempre e mando un grande saluto ai colleghi ristoratori e più in generale a tutti i lettori del tuo blog.

Vorrei condividere con voi questo video divertente ( https://www.instagram.com/stories/highlights/18002331016278766/ ), postato su Instagram nel profilo ufficiale del Ristorante La Gattabuia, dove si possono vedere le simpatiche magliette create da loro, anche questa un’azione di marketing efficace che comunica l’atmosfera che si vuole creare nel ristorante di Vincenzo.

Fatemi sapere nei commenti opinioni ed eventuali consigli. Grazie

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riccardo binaco food marketing

Riccardo Binaco è formatore e consulente di digital food marketing, oltre a tenere diversi corsi di formazione, aiuta ristoratori e operatori Food and Beverage ad acquisire e fidelizzare clienti. Nel 2007 ha fondato Digital Web Italia (Dweb), agenzia di sviluppo siti web professionali, campagne SEO, Google e Social Ads.

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