Oggi parliamo del neuromarketing dei 5 sensi, ovvero di come mettere in pratica una strategia di marketing per ristoranti, migliorando la food experience (esperienza nel locale dei clienti)
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Neuromarketing dei 5 sensi nei ristoranti
La ristorazione è uno di quegli ambiti che, negli ultimi tempi, sta intraprendendo una netta evoluzione per differenziarsi dalla concorrenza e per soddisfare al meglio i desideri dei clienti.
La concorrenza è sempre di più poiché ristoranti, bar e pizzerie sono tra gli ambiti più scelti dagli italiani che decidono di aprire un’attività.
L’epoca del Covid ha frenato questa espansione ma rimane comunque degna di nota e, anzi, spinge i ristoratori a voler fare sempre di più.
L’evoluzione dei clienti
Anche i clienti, infatti, sono sempre più esigenti e desiderosi di un’esperienza che vada ben oltre la buona pizza o il buon piatto di pasta.
Il “mangiare fuori” è diventato un bisogno edonistico; non scegliamo un ristorante per “fame” ma lo scegliamo per la Food Experience che può regalarci.
Oggi come oggi possiamo dire di aver mangiato bene anche con una cena ordinata tramite le applicazioni che ci permettono di ricevere il cibo a casa, proprio per questo, infatti, chi decide di andare a mangiare in un ristorante si aspetta qualcosa in più.
Non è più sufficiente “prendere i clienti per la gola”, ma è necessario predisporre nel tuo locale un’atmosfera che regali un’esperienza piacevole a tutto tondo.
La Food Expericence
Per “Food Experience” si intende l’esperienza che sei in grado di far vivere al cliente da quando entra nel tuo locale a quando esce; quindi, il momento in cui mangerà le tue prelibatezze sarà solo una piccola parte di tutto questo.
Per riuscire a realizzare questo obiettivo è necessario approfondire il Neuromarketing dei 5 sensi dedicato alla ristorazione.
Il Neuromarketing per ristoranti è una nuova scienza che unisce i saperi delle neuroscienze con quelle del Marketing ed è sempre più applicato all’ambito della ristorazione perché riesce a scoprire tante cose sulle emozioni dei clienti che, altrimenti, faremmo fatica a conoscere.
In questo articolo potrai imparare cosa ci insegna il Neuromarketing in riferimento ad ognuno dei 5 sensi e a come applicare queste regole per sfruttare la Food Experience in un Ristorante.
1. Food Neuromarketing della VISTA
La vista è, sicuramente, il senso che permette di processare il maggior numero di stimoli esterni.
Mettiamoci nei panni di un cliente che entra nel tuo locale: guarderà innanzitutto l’insegna, poi l’arredamento che lo circonda, il menù, l’impiattamento delle tue delizie, la gestualità dello staff e così via.
Possono sembrare dei dettagli di contorno ma ti assicuro che uno stesso cibo può essere percepito in maniera molto diversa modificando una di queste variabili.
Fai molta attenzione a tutti gli stimoli visivi che offri a chi viene a mangiare nel tuo ristorante o nella tua pizzeria e fai in modo che ci sia sempre una certa coerenza tra loro e con ciò che vuoi comunicare.
Ecco alcuni consigli pratici:
- ILLUMINAZIONE: deve facilitare il percorso dei clienti all’interno del locale, per questo cerca sempre di inserire un’illuminazione più brillante all’entrata e nel percorso che le persone devono fare per muoversi tra i tavoli e per arrivare alla toilette.
Scegli, invece, un’illuminazione più calda e soffusa per ogni singolo tavolo. In questo modo i clienti aumenteranno il tempo medio di permanenza. - ARREDAMENTO: Un arredamento che raffigura ciò che offri ai tuoi clienti li immergerà di più nell’atmosfera che hai pensato per loro. Un quadro di fiori potrebbe essere bellissimo e rilassante ma, se sei una pizzeria, opta per dei pannelli fotografici a tema pizza. Questo aiuterà il loro cervello a riconoscere la pizza molto più velocemente nel menù che hanno davanti.
Se vuoi approfondire come arredare un locale secondo il neuromarketing ti consiglio di leggere QUESTO articolo dedicato. - MENU: il Neuromarketing si è dedicato molto alle buone pratiche per scrivere un menu. Molte informazioni sono state ottenute grazie all’Eye Tracker, un dispositivo che prende la forma di un occhiale e che ci può dire dove le persone guardano mentre hanno davanti il menu, quali aree attirano di più la loro attenzione e quali, invece, non vengono viste affatto.
Diversi esperimenti hanno confermato che, nella maggior parte dei casi, l’impaginazione a due facciate è la migliore e che elementi visivi come riquadri e frecce possono dirigere l’attenzione delle persone sugli elementi che riteniamo più vantaggiosi.
Esistono anche molti consigli su come scrivere i prezzi dei piatti e in quale ordine proporli perché è stato dimostrato che, a parità di piatti proposti, la loro disposizione e la loro descrizione può far cambiare la spesa media dei clienti.
Se ti interessa questo argomento, puoi approfondirlo leggendo QUESTO articolo.
2. Food Neuromarketing dell’UDITO
Se pensiamo ai sensi più sollecitati in un ristorante di sicuro non ci verrà in mente l’udito, eppure ti assicuro che ha un ruolo chiave nell’esperienza che regaliamo ai clienti.
I recettori dei suoni puntano dritti al Sistema Limbico, il quale è strettamente connesso alle nostre emozioni e ai ricordi più importanti.
Proprio per questo, si cerca di curare al meglio i suoni che circonderanno le persone nel nostro locale.
Ecco alcuni consigli:
- Fai attenzione alla MUSICA che viene trasmessa in filodiffusione da una radio o da una playlist, l’esperienza del cliente è migliore se la musica è congruente al resto dell’atmosfera che si respira nel tuo locale.
- I SUONI prodotti dal masticare i cibi sono molto importanti e piacciono molto al nostro cervello. Il rumore tipico delle patatine in buste o della lattuga fresca fa percepire come più freschi e di qualità quei cibi.
Sapendo questo puoi iniziare ad inserire degli inserti croccanti nei tuoi piatti, il rumore della croccantezza migliorerà l’esperienza che si vive mangiando quel prodotto.
Per altri consigli sui suoni che piacciono al nostro cervello ti consiglio QUESTO articolo.
3. Food Neuromarketing dell’OLFATTO
L’olfatto è uno dei sensi più ancestrali e più sensibili perché, già all’epoca degli uomini primitivi, c’era la necessità di capire se un cibo fosse avariato o velenoso a partire dal suo odore. Capendolo una volta mangiato sarebbe stato troppo tardi!
Proprio per questo, l’olfatto si è sviluppato per essere in grado di catturare più sfumature possibili.
Infatti, gli esperti affermano che, quando reputiamo un cibo “davvero buono”, il merito è solo per 1/4 del suo sapore e per 3/4 del suo odore.
L’olfatto è anche molto legato a ricordi ed emozioni, per questo è sempre più importante inserirlo nella strategia di marketing del nostro ristorante.
Ecco alcune strategie che potresti mettere in pratica:
- Utilizza delle FRAGRANZE NATURALI in linea con ciò che vuoi comunicare (erbe aromatiche se hai una bisteccheria, uva se hai un’enoteca, cioccolato se hai una pasticceria e così via).
Se non ti è possibile crearle “naturalmente” (ad esempio abbellendo i tavoli con vere piantine di erbe aromatiche), sappi che esistono in commercio molte fragranze da poter diffondere nei tuoi ambienti. - Se metti a disposizione dei tuoi clienti anche un servizio di ASPORTO E CONSEGNA A DOMICILIO, cerca di curare anche il profumo derivante dal packaging.
4. Food Neuromarketing del TATTO
Devi sapere che compiere azioni manuali diminuisce la produzione di Cortisolo (ormone dello stress) e aumenta quella della molecola del piacere.
Invitare i tuoi clienti a vivere in prima persona delle esperienze manuali migliorerà la Food Experience che vivranno nel tuo ristorante ed anche il cibo sarà più apprezzato.
Ovviamente, non possiamo mettere in imbarazzo le persone facendole mangiare con le mani ma potrebbe essere un’ottima idea quella di creare dei piatti “ad hoc” e poi porgere loro delle salviette monouso che potranno usare quando vogliono.
È importante far vivere alle persone che vengono a trovarci un’esperienza unica.
Ecco degli esempi pratici:
- PIATTI “SCOMPOSTI”. Se il cliente ordina una porzione di fragole e cioccolato fai in modo che siano loro ad accoppiare questi due ingredienti.
Le fragole da una parte e il cioccolato fuso dall’altra, ancor meglio se con la possibilità di guarnirle a piacimento con granelle o zuccherini. In questo modo il cliente sarà ancora più soddisfatto del suo piatto perché potrà personalizzarlo in base ai suoi gusti e il suo cervello amerà il poter fare manualmente qualcosa di divertente.
- IMPIATTAMENTI MAI VISTI. Alcuni trend del momento, ad esempio, sono quelli di creare degli “stendini” di salumi. Le fette sono appese con delle mollette ai fili di uno “stendino da tavola” e i clienti si divertono a togliere quelle mollette e mangiare il prosciutto appeso.
Un altro esempio può essere quello di proporre la carne, non su un normale piatto, ma all’estremità superiore di un secchio che contiene brace calda. La carne è poggiata su una teglia traforata e rimarrà calda per tutta la durata del pranzo o della cena.
5. Food Neuromarketing del GUSTO
L’esperto/a del gusto dei tuoi piatti sei tu e non ho dubbi che saprai entusiasmare i clienti con i tuoi piatti e le tue specialità. Non hai bisogno di consigli su questo, ne sono certo.
Con questo articolo, però, spero di averti fatto capire che il sapore di un piatto non è tutto e dobbiamo dare la giusta attenzione a tutti gli altri sensi che abbiamo a disposizione. Solo in questo modo potrai fare davvero la differenza.
Vuoi migliorare subito l’esperienza dei clienti all’interno della tua attività ristorativa? Ti consiglio il video corso della Food Marketing Acacdemy: “Neuromarketing dei 5 Sensi nei ristoranti”, dell’amica ed esperta Silvia Cacciotti.
Se l’argomento ti interessa e vuoi scoprire tanti consigli pratici per appagare tutti i sensi dei tuoi clienti puoi richiedermi una consulenza gratuita per il tuo ristorante.


Riccardo Binaco è formatore e consulente di digital food marketing, oltre a tenere diversi corsi di formazione, aiuta ristoratori e operatori Food and Beverage ad acquisire e fidelizzare clienti. Nel 2007 ha fondato Digital Web Italia (Dweb), agenzia di sviluppo siti web professionali, campagne SEO, Google e Social Ads.